LA STORIA DI RINA DEL TEAM DI PASSIONE YOGA
Yoga e vita tra le montagne delle Dolomiti e il mare della Thailandia
Shanti: Un caro saluto a tutti gli amici di Passione Yoga e un saluto speciale a Rina che oltre che ad essere un insegnante certificata Yoga su Misura è anche parte del Team di Passione Yoga… molti la conoscete già ma non ancora così bene come sarà alla fine di questa intervista…. Raccontaci un pò Rina la tua storia con lo yoga.
Rina: Ho iniziato a fare le posizioni yoga asana molto presto. Per me e’ importante fare questa distinzione perché una casa sono le posizioni yoga, in sanscrito asana, e un’altra lo yoga come filosofia, stile di vita e meditazione.
Mi sentivo attratta da questa disciplina senza neanche io sapere il perchè. Allora negli anni 70 lo Yoga non era popolare come lo è ora e l’interesse verso questa discipline orientali ti faceva sembrare un po’ strana.
Come tutte le adolescenti non avevo un buon rapporto con il mio corpo e molti complessi, avevo un malessere interiore che si ripercuoteva ovviamente anche a livello fisico con sintomi e disturbi di varia natura.
Vedevo le persone invecchiare e questo non mi piaceva, non capivo che senso avesse nascere, invecchiare per poi morire. Non mi piaceva la vita così com’è.
Non mi spaventava tanto la mia morte quanto quella delle persone a me care per la sofferenza che questa mancanza mi avrebbe arrecato.
Cercavo in un certo senso il senso della mia vita.
Pensavo che valesse la pena vivere fino a che si era giovani e vedevo quelli di 30 anni ormai vecchi.
Non avrei mai pensato che la mia vita si trasformasse proprio attorno ai 30 anni grazie all’incontro “casuale” con la meditazione e ho capito davvero il significato della parola Yoga e cosa intendono maestri quando dicono che il contatto con il tuo Sé interiore ti cambia la vita, il corpo, la mente e lo spirito.
E’ proprio attingendo a quello spazio di quiete interiore dentro di noi che cambiamo il mondo fuori.
Il mondo là fuori non è altro che lo specchio di quello dentro di noi.
Da adolescente volevo cambiare il mondo ma come dice il maestro “Cambia te stesso e il mondo cambierà’” oppure “cambia il modo di vedere le cose e le cose cambieranno”.
Con il tempo la meditazione ti cambia, ti trasforma, ho sviluppato soprattutto il cuore e quel senso di compassione per tutti gli esseri viventi, per gli animali non cibandomi più di loro, facendo questo la mia salute che era sempre molto precaria ne ha beneficiato tantissimo e ora non mi ammalo più neanche un raffreddore.
Ma il senso di compassione poi si e’ esteso non solo verso coloro che soffrono ma soprattutto verso coloro che non la pensano come me, non cerco più di imporre la mia visione della vita ma capisco che ognuno agisce, parla e si comporta dal proprio livello di coscienza e di consapevolezza, quindi l’astensione dal giudizio ti apre ad un mondo di pace e tranquillità ed è bellissimo.
Quando sei centrata, stabile tutto quello che avviene attorno lo accetti come qualcosa che serve alla tua evoluzione con la certezza che c’e’ un motivo, una ragione che al momento non puoi comprendere ma che più avanti ringrazierai perchè senza quell’esperienza, senza quella prova non saresti quella che sei ora.
Io dico sempre a me stessa e agli altri che e’ troppo facile essere “yogici” quando tutto va bene. E’ proprio quando le avversità e gli eventi della vita ti colpiscono che la pratica ti serve.
Shanti: A questo proposito, in quali momenti della tua vita lo yoga è stato determinante?
Man mano che gli anni passavano contrariamente a quello che avevo pensato da adolescente, invecchiando la mia vita e anche il mio corpo miglioravano.
Grazie alla meditazione che e’ una parte inseparabile dello Yoga e grazie anche ai vari maestri incontrati lungo il percorso ho iniziato a stare meglio sia fisicamente che psicologicamente e ora non mi ammalo mai neanche un raffreddore.
Lo yoga comunque è’ stato determinante soprattutto con l’arrivo della menopausa. La menopausa è una fase molto delicata. E’ il momento in cui ti ritrovi con il genitori anziani che hanno bisogno di te. La menopausa ha coinciso con la perdita prima di mio padre e 6 anni dopo quella di mia madre e nonostante sia stato un grande dolore e un vuoto immenso, sono grata alla vita per non averli persi quando avevo più bisogno io di loro ma quando sono stati loro ad avere bisogno di me. Con l’aiuto di mio marito ce li siamo curati, coccolati e accompagnati fino al loro ultimo respiro come abbiamo fatto con una mia zia di 95 anni che ha lasciato il corpo solo qualche mese e che abbiamo accolto in casa e ha vissuto con noi per tre anni.
Vivere le varie fasi della vita fino alla fine assieme alle persone che ami e’ un grande dono e anche un privilegio e vedi la bellezza anche in quei corpi che lentamente ma inesorabilmente perdono la loro energia vitale.
Lo yoga è stato quindi determinante proprio quando sono entrata in menopausa. Corpo mente sono interconnessi e la pace mentale creata dallo Yoga mi ha permesso di arrivare alla menopausa senza preoccuparmi tanto.
Non dico che i disagi non ci siano stati, ma li ho superati con delle pratiche specifiche che poi ho sviluppato nel “Programma Yoga su Misura per la Menopausa” e uno stile di vita appropriato, questi sintomi si sono attenuati moltissimo fino a sparire del tutto.
L’invecchiamento è inevitabile ma come invecchiamo dipende da noi.
La salute è una conquista quotidiana e dipende dalle scelte che facciamo in ogni momento.
Io ho sempre dato la priorità alla qualità della vita piuttosto che al denaro e alla carriera, le scelte che ho fatto a volte sono state scelte molto difficili molto combattute fatte in funzione non solo di me stessa ma anche per avere più tempo per le persone che ho amato e che non ci sono più. Quando prevale la legge dell’amore e sai mettere te stessa e i tuo ego all’ultimo piano e prevalgono le ragioni del cuore, la vita poi ti sostiene e ti premia in termini di salute e anche di abbondanza finanziaria perchè non attiri quello che vuoi ma quello che sei.
Le mie scelte non sono mai state condizionate dall’avere di più ma dall’essere più presente a me stessa e alle persone che amo e ora che le persone che ho amato di piu’ non ci sono più e che sono tra virgolette libera, la famiglia si è allargata, c’e’ il team di Passione Yoga e la straordinaria comunità di Passione Yoga, ci sono i miei allievi e posso estendere questo amore a tutti i miei allievi che mi seguono nei corsi e che sentono questa mia passione, questo mio amore che cerco di trasmettere.
Le persone anziane in Oriente, dove vivo con mio marito parte dell’anno e dove mi sono formata anche come insegnante di yoga prima di fare la formazione con te Shanti, vengono rispettate e riverite e sono una ricchezza non un peso.
Attraverso di loro vediamo noi stesse e prima o poi ci arriveremo. Come ci arriveremo dipenderà in parte da noi e in parte dal nostro karma o destino come lo vogliamo chiamare ma le nostre scelte sono determinanti non tanto sulla durata della nostra vita sulla quale non abbiamo nessun controllo ma sulla qualità, sul benessere, sul mantenerci giovani nel corpo e nella mente, e cosa molto importante di mantenere la nostra autonomia e indipendenza.
Avvicinarsi alla menopausa con un corpo sano fa la differenza. La menopausa non fa altro che intensificare gli squilibri che sono già presenti e quindi non dobbiamo aspettare di avvicinarci alla menopausa per pensare a noi stesse e a prenderci cura del nostro corpo
Shanti: Qual’è la cosa più bella che ti è accaduta come insegnante e come la tua storia di vita è stata utile per le donne che stanno affrontando cambiamenti che tu hai già attraversato?
Rina: I benefici dello yoga sia come pratica che come stile di vita sono stati talmente straordinari sul mio corpo, sulla mia mente e sulla mia vita che ogni persona che incontravo e che mi parlava di qualche disagio o problema, gli suggerivo di praticare la meditazione.
Ed è per questo motivo che sono diventata insegnante. Non avrei mai pensato di insegnare le posizioni ma solo la meditazione ma poi la vita ha deciso per me e mi sono ritrovata con un buon seguito. Ho iniziato con un piccolo gruppo e ora ho 7 corsi di persone di diverse età dai 20 anni ai 70 anni. Quello che le persone vedono in me è che si può invecchiare bene, mantenere il proprio corpo sano e flessibile che si può affrontare i cambiamenti che io stessa ho attraversato e che sto attraversando serenamente.
Quando vedo i miei allievi e le mie allieve uscire sorridenti e rilassati dopo la pratica e poi mi mandano i messaggi dicendomi che stanno bene ma soprattutto che sentono il mio amore, che sono fonte di ispirazione, che si sentono più fiduciose più alte e sicure di se, questa è la più grande gratificazione.
Sapere che posso contribuire al loro benessere mi riempie di gioia.
Shanti: Com’è cambiato il tuo modo di vivere e insegnare lo yoga con la menopausa?
Rina: E’ cambiata soprattutto da quando ho conosciuto te Shanti e lo Yoga su Misura. Prima praticavo power Yoga ashtanga flow un pò di tutto. Mi piaceva sfidare me stessa con le posizioni più difficili di equilibrio sulle spalle e sulla testa.
Con la menopausa ho dovuto e voluto rivedere la mia pratica non tanto in funzione del mio corpo che grazie a Dio non ha particolari problemi nonostante l’avanzare degli anni, ma in funzione della componente energetica, degli elementi che ci compongono e che sono gli stessi che compongono tutto ciò che ci circonda e l’Universo intero. Questi elementi cambinano non solo in base alle stagioni ma in base al periodo della vita che stiamo attraversando.
Quindi ho adattato la mia pratica per riequilibrare gli elementi aria ed etere che tendono ad alterarsi in menopausa e quindi ho rallentato e resto più a lungo nelle posizioni. Scoprendo un piacere nel fare questo, portando l’attenzione al respiro ai bandha alle sensazioni che affiorano che poi è la base della pratica dello Yoga. In questo modo la mente si placa e la pratica diventa una meditazione. Durante la pratica inoltre si formano nuove connessioni neuronali, il cervello cambia come lo hanno dimostrato ricerche recenti e quindi anche l’invecchiamento cerebrale viene prevenuto. Queste nuove connessioni diventano parte di noi e diventano nuove abitudini quotidiane e quindi lo Yoga non finisce dopo che abbiamo rotolato il nostro tappetino ma anche dopo e i benefici durano per ore e anche per giorni.
Shanti: Se dovessi consigliare una sola cosa, cosa consiglieresti alle donne che si trovano a fare i conti con le trasformazioni del loro corpo?
Rina: La parola chiave e accettazione. Non è mai stato facile accettare le trasformazioni del nostro corpo non è stato facile quando eravamo adolescenti e non e’ facile ora. eravamo belle, lo siamo sempre stato eppure abbiamo sempre trovato qualcosa del nostro corpo che non ci piaceva. Una volta accettato il nostro difetto e addirittura realizzato che proprio quel difetto ci caratterizzava e ci rendeva uniche, la nostra attenzione va su un altro aspetto del nostro corpo che inevitabilmente cambia. Siamo ossessionate dal nostro aspetto, da come appariamo senza renderci conto che siamo vittime di un mercato che ci vuole uniformare con le mode e le tendenze invece la bellezza è proprio nella nostra unicità nella nostra diversità. Tutto cambia continuamente e come dice il saggio non e’ il cambiamento ad essere doloroso ma la resistenza al cambiamento lo è.
Alle donne dico di accogliere la differenza che sono di accogliere se stesse.
I giudizi che ti facci su te stessa, il modo impietoso con cui parli a te stessa guardandoti allo specchio, sono basati su ciò che credi di dover essere, per essere all’altezza delle aspettative di qualcun altro.
Lascia andare le convinzioni, lascia andare il giudizio e scopriti riscopriti per quella che veramente sei.
Un essere meraviglioso che e’ qui per fare la differenza, la tua differenza a sostegno del mondo.
Shanti: Qual’è il “segreto” che vorresti svelare agli amici di Passione Yoga?
Rina: Il segreto sta dentro di noi e sta proprio nel respiro e nel nostro cuore. Con il respiro consapevole possiamo controllare le emozioni e anche la paura.
La paura e’ sempre dentro di noi la paura di perdere quello che abbiamo, la paura di invecchiare, la paura di morire
Anche quando siamo felici abbiamo paura, paura che non durerà che succeda qualcosa ecc.
Il respiro consapevole, la presenza mentale ci porta nel momento presente ed è l’unico momento che esiste.
La nostra mente va continuamente nel passato e nel futuro il respiro ci porta nel momento presente.
La nostra paura più grande è quella che scompariremo nel nulla quando moriremo.
Per essere davvero liberi dalle paure dobbiamo spingere lo sguardo in profondità nella dimensione ultima nel cuore, la dimora del nostro essere, per vedere che la nostra vera natura e di non nascita e di non morte.
Dobbiamo liberarci dall’idea di essere il nostro corpo, destinato a morire
Quando capiremo di essere più dei nostri corpi fisici di non essere venuti dal niente e di non essere destinati a sparire nel nulla, saremo liberi dalla paura.
Il tempo non esiste esiste ma è un continuo qui e ora.
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